works in progress
Settimane cruciali le due prossime.
Oggi sono partiti i lavori per la costruzione di una regia all’interno di un’aula dello IED di Milano, per le lezioni di Sound Design. Ho pensato ad un progetto “stile Ikea”, in modo tale che il grosso del progetto fosse realizzato in laboratorio e poi, una volta pronto, fosse montato in aula nel giro di una settimana. Così le lezioni sono andate avanti fino a venerdi scorso e riprenderanno subito dopo. Appena si comincia a vedere qualcosa metto le foto. Grazie a Federica “Phade” Colombo per tutto, veramente!
Poi c’è lo studio di Claudio, che pian piano prende forma. Ora ci sono i cartongessi, i tubi dell’aria a penzoloni, i corrugati delle linee elettriche e canale audio ancora vuote, la console nera fiammante e il pavimento finito protetto da una moquette. Il tutto illuminato da una lampada da cantiere. Entro fine mese è tutto finito.
In entrambi i casi la squadra di lavoro è eccezionale. Poi metterò i nomi e i cognomi. Ognuno si merita la sua risonanza.
Bella l’esperienza del cantiere, vedi prender forma delle linee che fino a poco prima erano, molto astratte in fin dei conti, solo nella tua testa (ma in fondo anche nel corpo a ben vedere). Ma prima ancora dov’erano? Non lo so, veramente… in ogni caso questa ricerca a ritroso mi interessa. Più si va indietro e più ci si conosce, e questo non è poco.
La bellezza del cantiere sta anche nel farti rendere conto che la materia ha uno spessore, un peso e un odore, da vicino è irregolare (tutte cose per nulla scontate quando si disegna), si adatta ma fino a un certo punto alla tua volontà e trovare questo limite è un’altra bella ricerca. Ti insegna a tener conto di tutte queste cose reali per la prossima volta che disegnerai.
Così alla fine ogni linea avrà la sua pesantezza.
E ogni forma realizzata avrà la sua leggerezza.
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